Pasta agli sparacelli o al cavolo nero – Rivisitazioni della tradizione siciliana

Visto che nell’orto coltiviamo i broccoli e il cavolo nero vi propongo qualche idea per valorizzare questi ingredienti.

Una ricetta della tradizione siciliana è proprio la Minestra con gli sparacelli. Io la faccio sia con le foglie degli gli sparacelli (broccoletti) che con quelle di cavolo nero così da usare i prodotti dell’orto.

Ecco le istruzioni per la Minestra agli sparacelli o al cavolo nero

Lavate e tagliate le foglie dei broccoletti o del cavolo, vi consiglio di privare la foglia della sua vena centrale perchè un pò amara (soprattutto quella del cavolo). Spezzate gli spaghetti. Preparate una pentola piena d’acqua e portate a bollore, aggiungere il sale e le foglie dei broccoli o del cavolo. Nella stessa acqua aggiungete gli spaghetti spezzettati. A parte potete soffriggere uno spicchio d’aglio, un pò di peperoncino (per chi lo gradisce) e cucinare un pò di passata di pomodoro. A volte, in assenza della passata o per velocizzare, uso il concentrato di pomodoro (arriva direttamente dalla sicilia quindi è naturale e molto saporito) che metto direttamente nell’acqua. Lasciate cucinare la pasta e poi servite con una spolverata di parmigiano e un filo d’olio.

Se alla minestra preferite gli spaghetti seguite i seguenti passaggi: Il procedimento per la cottura delle foglie rimane invariato ma prima di aggiungere la pasta nella loro acqua di cottura dovete ritirare le foglie con un colino. Nel frattempo in una padella fate soffriggere aglio, peperoncino, acciughe e qualche pomodorino e poi aggiungete le foglie, che scolerete dalla pentola della pasta, per farle insaporire. Vi consiglio di far abbrustorilire anche un pò di pan grattato da spolverare insieme al parmigiano sui vostri spaghetti. Io apprezzo gli spaghetti integrali, se volete provateli in questa ricetta!

Per le dosi io vado ad occhio e mi baso sul raccolto dell’orto: in generale per due persone considerata 10/15 foglie di cavoli, uno spicchio d’aglio, un bicchiere di passata di pomodoro (per la minestra) o una decina di pomodorini (per gli spaghetti).